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Politica, Punti di vista

L’inutile necessità di non ascoltare #Pillaria

La continua ricerca di essere ricordati per qualcosa ha dimora anche negli animi dei politici castrovillaresi e ciò non è necessariamente un male se si vuole lasciare un’impronta positiva. Di certo, attualmente, ci sono uomini di buona volontà, ma di statisti e illuminati proprio non vi è traccia. 

Quale modo migliore, allora, di essere ricordati nel tempo con una grande opera pubblica che abbia il consenso popolare? Strada facilmente percorribile con il più “fesso” dei sondaggi popolari, tranne che a Castrovillari. Ebbene sì, il politico tipo della nostra città, per il solo fatto di aver ricevuto un consenso elettorale, crede di poter decidere secondo la propria autoriconosciuta lungimiranza cosa è buono e cosa è brutto per i cittadini, dimenticandosi completamente di ascoltare le loro necessità. 

Arrivo al punto. È davvero necessario chiudere la seconda parte di corso Garibaldi per creare un’area pedonale? È davvero così utile, tanto da non dover ascoltare le ragioni e perplessità di chi anima e vive in quella zona? È davvero democrazia decidere su qualcosa che incide in modo evidente sulla città sul solo presupposto di aver vinto le elezioni?

Se i pro sono dati dalla riqualificazione di una zona della città (che avrebbe bisogno tutta di una sistemazione in verità) gli enormi CONTRO non sono stati nemmeno presi in considerazione da chi spamma sui social la grande necessità della realizzazione del progetto. 

Sfugge ai tifosi social dell’amministrazione che le aree pedonali hanno bisogno di servizi come parcheggi, trasporti pubblici (o di sharing privati) e strade adiacenti comodamente carrabili. Fantasia? Non proprio, in quanto questa esperienza di disagio è fruibile tutti giorni in cui si decide di chiudere la c.d. T commerciale di via Roma e C.so Garibaldi. Parcheggi inesistenti (non doveva esserci un multipiano al Ciminelli?) e se dal Monumento ai Caduti vogliono raggiungersi le Poste è necessario avventurarsi in stretti vicoli con ingressi sporgenti e auto mal parcheggiate che spesso non consentono nemmeno il passaggio a piedi! 

C’è chi prende l’esempio di Corso Mazzini a Cosenza che è molto frequentato sia di giorno che di sera perché (questo sì) è pieno di uffici pubblici e privati, locali gastronomici e di intrattenimento, esercizi commerciali, è percorso da due ampie arterie di servizio carrabili ai veicoli ed è dotato di diversi parcheggi. A Castrovillari si è fatto uno studio su come incentivare la popolazione a vivere e investire nella seconda parte di corso Garibaldi?

Se la risposta è no, non dico all’amministrazione di andare a casa, rea di aver peccato di superbia, ma quantomeno, umilmente, di ascoltare chi ha dato loro il mandato di governare e non di spadroneggiare. 

Confidando nell’opera degli uomini di buona volontà… in bocca al lupo Castrovillari!